TARES, cos’è e scopriamo i metodi per pagarla
Il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi detto anche in breve TARES è un tributo entrato in vigore il 1° gennaio del 2013, sostituisce la TIA ( Tariffe di igiene ambientale ) e la TARSU ( Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ) è basato sulla superficie dell’immobile a cui si fa riferimento, a l’uso che si fa e il numero dei residenti, questa tassa è molto chiacchierata in questi ultimi mesi come anche l’IMU.
Tale tributo ha come scopo quello di coprire i costi del servizio che il comune sostiene per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, al calcolo della TARES si aggiunge anche una quota per i servizi indivisibili che consistono nella illuminazione pubblica, nella manutenzione delle strade, la polizia locale ed infine aree verdi, la tariffa di questi servizi è pari ad 0,30 € per ogni mq. dell’abitazione.
Per determinare la tariffa che si andrà a pagare si devono conoscere alcuni aspetti molto importanti tra cui il numero dei residenti dell’immobile, l’uso ed infine la produzione media dei rifiuti.
La TARES conteggia tutti i locali coperti, locali abitativi ed i suoi accessori come per esempio garage e sottotetti.
Nel caso in cui i singoli comuni abbiano attuato la raccolta differenziata dei rifiuti domestici si potrà avere uno sconto sulla tariffa TARES stabilita sempre dai comuni nella misura massima del 30 per cento.
Come stabilito dall’articolo 35 ( regolamento TARES ) a partire dal 2014 le rate previste per il pagamento sono quattro e scadranno a Gennaio, Aprile, Luglio e Ottobre.
Tale tributo nel 2013 può essere pagato con tre diversi metodi di pagamento, il primo può essere effettuato attraverso i bollettini MAV ( un bollettino prestampato che contiene già tutte le informazione che sono necessarie alla banca del creditore ), tramite bollettino postale oppure con il modello F24 ( un modello unico che serve per i vari versamenti di varie tasse ), il quale può essere presentato direttamente presso la propria banca.
