Reverse Charge Edilizia: tutto quello che devi sapere

Forse non ne hai mai sentito parlare. O, forse, hai letto qualcosa da qualche parte ma non ti sei mai informato su questa opportunità. Stiamo parlando del Reverse Charge Edilizia.

In questo approfondimento ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere.

Cos’è il Reverse Charge Edilizia

Il Reverse Charge in Edilizia è praticamente la possibilità da parte del venditore di addebitare l’IVA all’acquirente e, quindi, sarà quest’ultimo a pagare l’imposta.

Cioè, però ha causato dei piccoli scombussolamenti con la modifica di questa normativa nel 2019. Andiamo nel dettaglio.

Il Reverse Charge e il regime forfettario

Come tutti i freelance e gli imprenditori sanno, a determinate condizioni c’è la possibilità di poter aprire una libera professione con il regime forfettario. Pagando, sotto un certo limite di fatturato, un’aliquota fissa.

Ovviamente, dopo l’approvazione del decreto ci si è subito chiesti se il Reverse Charge valesse anche per i forfettari. Come si poteva immaginare, ciò non vale per questi ultimi. Semplice: perché…sono esenti da IVA.

Quando viene applicato il Reverse Charge nel campo dell’edilizia

Se si svolgono prestazioni nel campo dell’edilizia verso i possessori di partita IVA, bisogna attenersi a dei criteri. Infatti, il Reverse Charge può valere:

  • Nell’ambito dei servizi di pulizia degli edifici;
  • Per tutto che riguarda la demolizione;
  • Per l’installazione di nuovi impianti;
  • Per completare una struttura che era già stata iniziata.

Ovviamente, al di là dei vari ambiti di lavoro, il Reverse Charge può essere applicato anche a diverse tipologie di aziende. Ad esempio, tutti coloro che lavorano nella categoria F nel codice ATECO sono tenuti al Reverse Charge.

Stesso discorso per i subappalti e se hai dichiarato le attività edilizie nella visura camerale.

I tipi di fabbricati che possono usufruire del Reverse Charge

A questo punto, però, sorge un’altra domanda: che tipo di fabbricati sono inclusi nel Reverse Charge? C’è differenza tra quelli per scopo abitativo e quelli per le attività di lavoro o, comunque, strumentali?

In realtà non c’è alcuna differenza. Indipendentemente dalla tipologia del fabbricato, vale questa regola. Più che altro, invece, la differenza vale per i luoghi, sempre all’interno dell’edificio, in cui vengono fatti i lavori.

Giusto per precisare, infatti, la demolizione, l’installazione o la creazione di parcheggi, giardini e tutto ciò che è similare non sono compresi nel Reverse Charge. A meno che non siano parte integrante di tutto l’edificio.

Le sanzioni

Chi non rispetta queste direttive rischia grosso. Al netto di tutto il processo burocratico che ti risparmiamo nonché i vari riferimenti legali che possono perfino rischiare di confonderti, diciamo soltanto che, se per un errore non voluto (dimostrabile), il cedente ha emesso l’addebito IVA come se fosse una prestazione ordinaria e, quindi, ad esempio l’imposta è stata pagata regolarmente, anche se non nei modi previsti dalla legge, l’ammenda può passare da 250 a 10mila euro.

Qualora qualcuno volesse frodare il fisco e fare delle operazioni inesistenti, la sanzione sarà tra il 5 e il 10% dell’imponibile, ma partendo da un minimo di 1000 euro.

Come ottenere un finanziamento per la ristrutturazione

Il primo aspetto, al di là dell’ambito legale, di quando si fa una ristrutturazione è quello economico. Sì, perché se stiamo parlando di grandi edifici, infatti, i soldi a disposizione devono essere tanti. E non sempre si hanno a disposizione in quel momento.

Per questo, è necessario poter accedere a un finanziamento. Per far fronte ad un investimento importante molto spesso è necessario richiedere dei prestiti o finanziamenti personali.

Per questo aspetto, però, è meglio informarsi su portali specializzati così da capire bene come ci si può muovere. Infatti, sono tante le variabili che possono essere in gioco.

Se sei un dipendente statale o un pensionato, potrebbe essere utile la cessione del quinto: alla fonte, già in busta paga, l’istituto di credito si prenderà il 20% del tuo stipendio.

Oppure, puoi optare per il classico finanziamento personale, dove non devi giustificare i motivi per cui accederai al prestito ma, ovviamente, devi offrire le giuste garanzie.

Insomma, la tematica dei finanziamenti è molto vasto e non è questa la sede adatta per approfondirla. Ma, l’aspetto più importante, è il rispetto del Reverse Charge.

Perché, come hai visto, le sanzioni possono essere davvero molto dure.

Jessica

Sono Jessica, mi sono diplomata all'Istituto Tecnico Commerciale e sono una Ragioniera e perito commerciale giuridico economico aziendale. Ho ideato questo blog per consolidare la mia esperienza nel campo della finanza e dell'economia e soprattutto per aiutare tutte quelle persone che cercano di districarsi in questo mondo.

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