La retribuzione: lorda, netta e tutti i suoi elementi

La retribuzione è il compenso che riceve il lavoratore in cambio delle prestazioni servite. La retribuzione, di solito, viene corrisposta in denaro, in alcuni casi però può essere una parte in denaro e una parte in natura soprattutto quando il datore di lavoro fornisce vitto e/o alloggio.

La legge non fissa la misura della retribuzione ma stabilisce che il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e che sia sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Per i lavoratori che appartengono a vari sezioni produttivi la misura minima della retribuzione e la scelta del tipo di retribuzione vengono stabilite dai contratti collettivi stipulati tra le associazioni sindacali del lavoratori ( come per esempio CGIL, CISL e UIL ) e quelle dei datori di lavoro ( per esempio Confindustria, Confagricoltura ecc. ). La retribuzione può essere a tempo, a cottimo e a provvigione.

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Retribuzione a tempo, a cottimo e a provvigione

La retribuzione a tempo è la forma di retribuzione più diffusa e più utilizzata. Con questo tipo di retribuzione il compenso del lavoratore viene rapportato alla durata della prestazione lavorativa, infatti può essere misurata in ore, in giorni, in settimane o in mesi. Per gli impiegati e per gli operai, di solito, tale retribuzione è mensile.

La retribuzione a cottimo ( che si riferisce agli operai ) il compenso viene rapportato alla produzione realizzata. Il cottimo può essere:

  • puro, quando il lavoratore viene retribuito con una somma fissa per ogni unità di prodotto ottenuta;
  • misto, quando la retribuzione per il lavoratore è formata da due componenti, una parte fissa e una parte variabile. La parte fissa ( chiamata anche paga base ) è uguale per tutti i lavoratori indipendentemente dalla quantità di prodotto ottenuto, la parte variabile invece è collegata alla quantità di prodotto ottenuto;
  • di gruppo, quando la retribuzione viene rapportata alle prestazione fornita dal gruppo al quale il lavoratore appartiene. La remunerazione ottenuta viene divisa fra i vari componenti del gruppo sempre in proporzione al rendimento di ognuno.

La retribuzione a provvigione riguarda sia il lavoro subordinato sia il lavoro autonomo, tale retribuzione viene calcolata applicando delle percentuali sugli affari conclusi dal lavoratore. Le percentuali di solito sono a scaglioni crescenti in relazione all’ammontare degli affari trattati.

Sono retribuiti a provvigione alcuni lavoratori autonomi come per esempio gli agenti e i rappresentanti di commercio, ma anche alcuni lavoratori dipendenti come per esempio i commessi viaggiatori e i piazzisti che, oltre a uno stipendi minimo fisso, percepiscono una provvigione.

Gli elementi della retribuzione

La retribuzione che il lavoratore percepisce si compone di vari elementi che possono essere:

  • fissi, quando fanno parte delle retribuzioni di tutti i lavoratori dipendenti;
  • accessori, quando sono presenti soltanto nella busta paga di alcuni lavoratori e dipendono ( per esempio, dal tipo di mansione svolte e dalle condizioni in cui il lavoro è effettuato).

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Elementi fissi

Gli elementi fissi della retribuzione sono:

  • Il minimo tabellare ( o paga base o minimo contrattuale ) viene determinato dalla contrattazione collettiva e il suo importo si differenzia dal settore economico di appartenenza e dalla qualifica del lavoratore. Il minimo tabellare viene stabilito in misura fissa mensile ed è l’elemento più importante delle retribuzione perché su esso sono calcolati tutti gli altri elementi;
  • Gli scatti di anzianità sono aumenti periodici della retribuzione rapportati al numero degli anni di servizio che il lavoratore ha prestato presso l’azienda;

Elementi accessori

Gli elementi accessori della retribuzione sono:

  • I superminimi, o assegni ” ad personam”, sono aumenti della retribuzione concessi individualmente ai singoli lavoratori che si sono in modo particolare distinti per capacità e impegno;
  • le indennità vengono corrisposte ai lavoratori a titolo di compenso per il lavoro prestato in condizioni di maggiore rischio o disagio oppure a titolo di rimborso spese.
  • Il compenso per lavoro straordinario viene erogato ai lavoratori che prestano servizio oltre il normale orario delle 40 ore settimanali.

Ogni lavoratore ha diritto a un riposo giornaliero di undici ore consecutive, inoltre i lavoratori hanno diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Tutti i contratti collettivi prevedono il pagamento di mensilità aggiuntive come la tredicesima o gratifica natalizia che possono essere effettuati in diversi modi, tra cui l’assegno postale e la vaglia postale, essa viene liquidata a tutti i lavoratori dipendenti nel mese di dicembre. La tredicesima è pari a una mensilità per gli impiegati e a 200 ore di retribuzione per gli operai. Alcuni contratti collettivi prevedono anche l’erogazione di un’ulteriore mensilità che prende nome di quattordicesima ( per esempio nel caso degli impiegati in banca o del settore edile ).

La somma di tutti gli elementi fissi e accessori costituisce la retribuzione lorda del dipendente. La retribuzione lorda non rappresenta l’importo incassato, infatti, da essa vanno sottratte le ritenute sociali ( che sono la pensione, l’assistenza malattie ecc. ) e le ritenute fiscali ( che sono le imposte sul reddito delle persone fisiche ) a carico del dipendente. L’importo netto pagato al lavoratore prende nome di retribuzione netta.

Jessica

Sono Jessica, mi sono diplomata all'Istituto Tecnico Commerciale e sono una Ragioniera e perito commerciale giuridico economico aziendale. Ho ideato questo blog per consolidare la mia esperienza nel campo della finanza e dell'economia e soprattutto per aiutare tutte quelle persone che cercano di districarsi in questo mondo.

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